Le origini
Solitamente è difficile avere notizie storico-sportive su associazioni nate ancora nel secolo scorso. I problemi sono dovuti soprattutto a perdite di dati e notizie dovuti a spostamenti delle sedi e distruzioni di archivi dovuti alle guerre. Per nostra fortuna la Società per l’Educazione Fisica “Mediolanum” ha saputo custodire e tramandare un prezioso bagaglio di cimeli, fotografie e materiale che ancora oggi ci permettono di tornare indietro di un secolo per raccontarne la nascita.
Le notizie rinvenute, tramite il quotidiano milanese “Il Secolo”, fanno ritenere che la società Ginnastica Mediolanum sia stata eretta l’ 11 Febbraio 1896; la testata giornalistica riferisce in proposito: “Si è costituita in Milano una nuova Società ginnastica col nome di Mediolanum, presieduta ed istruita dal noto ginnasta rag. Alberto Alberti".
Un’altra testimonianza inoppugnabile e sufficientemente estesa ci proviene da “Il Corriere della Sera” uscito nei giorni 23-24 marzo 1896. Il più diffusa foglio cittadino contiene infatti questi utili ragguagli: “La Società Ginnastica Mediolanum, per iniziativa del suo Presidente signor Alberto Alberti, aprirà ai primi del prossimo aprile una sezione di giuochi ginnastici all’aperto. Il campo giuochi, che sarà uno dei primi che sorgono in Italia e che avrà sede in uno dei vastissimi cortili del Castello, gentilmente concesso dal Municipio, non potrà che fare onore alla città di Milano".
Questi due spezzoni di articolo testimoniano senza alcun dubbio l’importanza della Società Mediolanum come precursore del football e dello sport in Italia. Per prima la società di Alberto Alberti “promosse l’apertura di pubblici piazzali per gli esercizi fisici e per i giuochi” anticipando il progetto riformistico e innovativo del Comitato Centrale Nazionale per l’Educazione Fisica e i Giuochi Ginnici nelle Scuole e nel Popolo.
LA NASCITA DEL FOOTBALL
“La Gazzetta dello Sport” comunicava il 26 marzo 1897: “Il locale sodalizio che si intitolava Società Ginnastica Mediolanum d’ora innanzi si chiamerà Società per l’Educazione Fisica Mediolanum”.
L’apparente piccola variante sta a dimostrare che tale società non vuole limitare al sua esplicazione alle esercitazioni ginnastiche propriamente dette, ma estenderla ai giochi sportivi, al ciclismo, all’alpinismo, ecc. ecc. , a tutte quelle cioè che servono allo sviluppo razionale e generale dell’organismo umano.
Giunta al primo anno di vita questa scelta rappresenta un elemento distintivo non trascurabile, un allargamento d’orizzonti che sottende modernità e apertura al nuovo. Una “rivoluzione” tecniche che la vide antesignana in Italia nel propagandare una visione igienica e formativa, ancorché solo militaresca e d’impianto “jahniano, dell’esercizio fisico. Non stupisce dunque se proprio la Mediolanum sperimentò tra le prime, a Milano, lo sport che più d’ogni altro incarnava lo spirito borghese, la mentalità sportiva degli strati neoemergenti.
Il gioco in questione è il FOOTBALL, superate le diffidenze iniziali, avrebbe celermente conquistato la passione tifosa e ludica della gran massa degli italiani. Ancora una volta la Mediolanum dimostra quella capacità di precorrere i tempi che poche altre associazioni sportive possono vantare … e di cui noi ce ne vantiamo!
I CENTO ANNI DELLA SEF MEDIOLANUM
Ad ottant’anni dai primi passi mossi al Castello Sforzesco, il tempo storico che s’apre da qui in avanti, sino alla data fatidica del 1996, ha significato per SEF “Mediolanum” doversi confrontare/scontrare con le irruenti trasformazioni indotte nel sistema sportivo italiano, dall’irrompere di molteplici fattori, interni ed esterni, burocratico-amministrativi e socio-culturali, che hanno profondamente condizionato ed alterato lo scenario. Inoltre, a ripercuotersi pesantemente sulle potenzialità di sviluppo dell’associazione sono state le carenze impiantistiche dell’amministrazione locale milanese: la storia infinita della Palestra di Piazzale Accursio. L’impianto di Piazzale Accursio era sito nell’area del vecchio Tiro a Segno Nazionale alla Cagnola. Costruito nel 1903 dal Maggiore del genio Silvio Gariboldi, il poligono si componeva di un edificio principale a due piani, occupato dagli edifici e dalla direzione, da una tettoia atta a riparare i tiratori e il pubblico, di un deposito e successivamente vi sorse un capannone adibito per l’appunto a Palestra. La decadenza dell’artistico complesso iniziò nel 1970, conseguentemente alla decisione di trasferire il tiro a segno nell’adiacente Via Achille Papa e già nel 1973 uscì un articolo sulla “Gazzetta dello Sport” che intitolava: La Mediolanum teme di ricevere lo sfratto”.
Di qui tutte le traversie abbattutesi sulla Società, che dal quel momento intraprese la sua coraggiosa, inesausta vertenza legale. Come previsto si abbatterono sulla palestra i ripetuti sfratti annunciati. Fino all’ultimo, esecutivo, del 30 maggio 1995. Con una delibera del 6 giugno 1995 alla “Mediolanum” è stata così, finalmente, assegnata una sede: la Palestra scolastica in via Silla n°150 a Figino, di cui ha preso pieno possesso il seguente 8 luglio. Dunque una “darwiniana ”lotta per la sopravvivenza sportiva che la Società ha saputo combattere con volontà e fermezza. Un prova di forza e caparbietà.
Dal Castello Sforzesco a Figino: dal centro di Milano ai suoi estremi limiti. Poco male. Nel suo nome antico e prestigioso, in figure di galantuomini come Alberto Alberti e Olindo Guerrini si conserva e perpetua il segno di una nobiltà mai decaduta.

IL FONDATORE: ALBERTO ALBERTI
Chi? Quali protagonisti in carne ed ossa vanno posti alle origini della società? E’ il problema complesso di ricostruire un albero genealogico della secolare associazione. A dirimere tali interrogativi è purtroppo incerta una documentazione di prima mano: Statuto Sociale e Atto Costitutivo. In loro vece fa sempre testo la pubblicazione,redatta da Olindo Guerrini, “Società per l’Educazione Fisica Mediolanum 1896-1976”. L’agile opuscolo evidenzia la funzione carismatica rivestita dal Cav. Alberto Alberti, presidente societario dal ’96 al 1920. E la figura dell’Alberti abbisogna d’alcuni rapidi cenni biografici che ne illuminino la lunga milizia e l’eccezionale dinamismo. In qualità d’atleta riportò la Medaglia di Bronzo al Concorso di Milano (1876); d’Argento in quelli di Torino (1877) e Milano (1890); d’Oro in quelli di Varese (1886), Pallanza (1886), Roma (1895). Agli anelli vinse a Milano,Lodi, Arona e Locarno. Fortunato Ballerini, a proposito del Concorso che si disputò a Roma, nel 1889, lo definì “ il più entusiasta dei ginnasti Italiani”; e nel 1885, a Vercelli, s’era guadagnato questi elogi: “L’Alberti di Milano…dimostrò ancora una volta come non faccia bisogno di aver né la grandezza del gigante Golia né le spalle d’Ercole per possedere una forza non comune, e lo comprese il pubblico che continui fragorosi battimani applaudiva i suoi esercizi di forza, eseguiti con una facilità ed eleganza che formano uno dei pregi principali dell’Alberti”.
Come insegnanti di educazione fisica, benché diplomatosi ragioniere, Alberto Alberti svolse attività didattica nella Scuola Regia “Cesare Correnti” che nel 1910, a Roma, porterà ad affermarsi nel Concorso Scolastico Nazionale di Ginnastica, all’istituto dei Ciechi, al regio dei Sordo-muti, nel Collegio Femminile “Bianchi-Morand”, nel Regio Collegio Femminile della Guastalla. Una carriera educativa da “missionario” della ginnastica con all’attivo molteplici studi, tra cui l’apprezzato “Vademecum per l’insegnante di ginnastica nelle scuole elementari”. Quindi nel 1896, ottenuta una sede prestigiosa nel Castello Sforzesco, da ex “pro-patrino” avvia la Mediolanum che a stemma adottò il classico Biscione Meneghino.
